Lo shooting per la collezione Spring-Summer 2018 di Cape Horn è stato realizzato nei desertici paesaggi di Fuerteventura, l’isola spagnola situata al largo della costa africana, nell’Oceano Atlantico.
La troupe era composta da Paolo e Wilder come fotografi, io come operatore video, Andrea e Sofia come modelli. Sono stati giorni belli ma intensi perchè abbiamo girato tutta l’isola, da cima a fondo, alla ricerca delle location migliori e dalla mattina alla sera eravamo sempre in giro per raccogliere più materiale possibile nel poco tempo che avevamo a disposizione.
Una bella avventura!
L’isola di Fuerteventura è davvero particolare, ci sono ampie zone desertiche, paesaggi aridi e poi, all’improvviso, l’oceano. E’ un posto che merita sicuramente una visita!
Uno dei problemi costanti per l’attrezzatura era la sabbia che, complice il vento costante, si infilava dappertutto! Bastava lasciare uno zaino a terra che in pochissimo tempo si riempiva di sabbia!
A Fuerteventura mi ero portato anche il Crane della Zhiyun-Tech.
Ho utilizzato questo gimbal in abbinata con la Sony A6300 per le riprese in slow motion del video.
E’ uno stabilizzatore leggero, non supporta pesi estremi (non era ancora uscito il Crane 2), ma con le mirrorless e un obbiettivo leggero funziona alla grande!
Le le sue batterie durano tantissimo e non ha avuto alcun problema con il caldo e la sabbia.
Per l’altra camera, la Canon C100, mi ero portato il monopiede Manfrotto XPRO. Rocce, sabbia, acqua salata dell’oceano, ma nessun problema per questo eccellente prodotto!
La camera e le lenti erano al sicuro all’interno dello zaino Cinebags.
Paolo e Wilder, oltre alle macchine fotografiche digitali, si erano portati anche un paio di Polaroid!
Per le riprese aeree mi ero portato il Phantom 4, un po’ ingombrante ma stabile anche con le raffiche di vento che sono una costante su quest’isola!
Alla ricerca di un vecchio fuoristrada da utilizzare per le riprese, abbiamo trovato questa scassatissima 4×4. Il gestore di un bar ce l’ha noleggiata per pochi euro avvertendoci di un “piccolo” problema allo sterzo… In effetti bisognava fare parecchi giri di volante per fare anche la minima curva!
Autoscatto desertico a 360 gradi con la Insta360…
… e foto di gruppo!