La scorsa settimana ho lavorato di nuovo a fianco di Luca Immesi come assistente alla camera per completare con alcune nuove scene il lungometraggio “Le Guerre Horrende” prodotto da Esperimento Cinema.
E’ stato bello ritrovare gli attori protagonisti e gli altri componenti della troupe tecnica, già l’altra volta si era instaurato un bel clima sul set e anche stavolta abbiamo lavorato bene insieme!
Il mio compito era appunto quello di assistente alla camera, la preparavo al mattino prima di iniziare le riprese, cambiavo le ottiche, montavo i filtri nel mattebox ma soprattutto facevo i fuochi.
Il rig che avevamo approntato era composto dalla Red Epic con ottiche Leica Summicron-C (fantastiche!), mattebox Arri, monitor SmallHD 502 (serviva a me per i fuochi) un trasmettitore wireless Smilink, batteria per alimentare camera e accessori, ritorno audio col ricevitore Sennheiser e il CMotion come follow focus.
Avevamo tolto la classica impugnatura in gomma dalla maniglia superiore della Red perchè Luca aveva noleggiato un Easyrig e facevamo fatica a fissarci il gancio che doveva tenere la camera…
Con lo SmallHD 502 prendevo il segnale della Red con un cavo SDI e lo mandavo poi in uscita sullo Smilink in modo da poter dare il segnale video, senza fili, al monitor regia.
Il sistema di fuochi remotati della CMotion era davvero bello. Preciso al millimetro, non sbagliava un colpo! Potevo stare di fianco alla camera e lavorare senza toccarla lasciando così più liberta di movimento all’operatore.
Il kit prevedeva anche altri due motori aggiuntivi, per controllare zoom e iris, ma a noi non servivano.
Nel rig, come si può vedere nelle foto, il ricevitore del CMotion è montato a testa in giù perchè così avevamo meno fili verso il basso che potevano impigliarsi nelle riprese a spalla.
La maggior parte delle riprese era a spalla, usavamo il treppiede praticamente solo nei momenti di pausa o per avere un punto di appoggio quando cambiavo le ottiche.
Per controllare il fuoco mi affidavo al focus assist dello SmallHD insieme ai riferimenti metrici segnati sulla ghiera dell’obbiettivo, cercando di stimare le distanze in tempo reale.
Non avevo neanche montato il disco bianco attorno alla manopola del controller proprio perchè le riprese a spalla erano piuttosto movimentate e le distanze non erano mai uguali… Un vero piacere, specie quando giravamo col 135 a T2! Bastava davvero un mimo spostamento per andare fuori fuoco, dovevo continuamente regolarlo anche se solo di pochi mm…
Abbiamo avuto la possibilità di avere con noi l’attore Milton Welsh (che ha lavorato anche in Grand Budapest Hotel di Wes Anderson). Un vero professionista sul set, una persona disponibile e divertentissima quando le riprese erano finite!