Mancano poche uscite, ormai (purtroppo!) per ultimare “Oscar”. Ieri abbiamo girato all’interno di una piccola chiesetta una scena che in postproduzione verrà montata abbastanza presto, nello sviluppo del film, come previsto dal copione. Avevamo solamente due attori con un loro breve dialogo: Leonardo Pompa (Oscar) e Piergiorgio Piccoli (il sacerdote), ma la preparazione delle riprese ha richiesto comunque un bel po’ di tempo. Provare i movimenti di macchina con la telecamera sul dolly, decidere le posizioni degli attori e segnare i vari punti di fuoco, sistemare le luci… Anche se la scena è breve cerchiamo comunque di dare il massimo curando ogni piccolo dettaglio! Avevamo previsto di suddividere le riprese partendo da una generale per arrivare, con un movimento in avanti del carrello, ad un primo piano del sacerdote per poi passare al controcampo su Oscar. Purtroppo il carrello (fatto in casa), nelle prove andava alla perfezione ma quando abbiamo cominciato a registrare si è messo a vibrare ad ogni metro. Forse le ruote mal posizionate, fatto sta che abbiamo ripetuto le stesse riprese anche da fermi, per sicurezza. Sulla telecamera abbiamo montato due monitor, lo SmallHD DP4 EVF (fissato ai due tubi di supporto con un braccetto snodato) e lo SmallHD DP6 (fissato sulla hot-shoe e girato su un lato per il focus puller). Il mattebox era invece sostenuto da un attacco “swing-away”, in pratica una piccola cerniera che permette di girarlo su un lato per cambiare più in fretta l’obbiettivo, senza dover smontare tutto.
I fari posizionati all’interno della chiesa davano l’effetto di una finestra da dove proveniva un fascio di luce, messo in risalto anche da un leggero fumo creato artificialmente (nelle riprese non dava l’impressione di essere del fumo vero e proprio, creava però un’atmosfera decisamente migliore e sottolineava il disegno delle luci). Una secondo faretto, filtrato da un pannello, era posizionato sul lato opposto come fonte di luce secondaria e di riempimento ed un terzo, sostenuto da un’autopole, era stato fissato dietro all’altare.
Dopo le riprese nella chiesa ci siamo spostati all’esterno per un altro breve dialogo sulla porta di una vecchia casa di contrada, che nel nostro film è diventata l’entrata alla casa del protagonista. Vista la bella giornata non abbiamo avuto bisogno di fari ma anzi abbiamo dovuto filtrare la forte luce del sole con un pannello posizionato sopra le teste dei due attori. Subito dopo il dialogo abbiamo fatto alcuni inserti lungo le vie della contrada con Oscar e alcune comparse.
Per praticità, visto che dovevamo spostarci diverse volte, ho montato solo un monitor, il DP6 con il suo sunhood per permettere al regista Dellai di controllare l’inquadratura…