Domenica scorsa, con una troupe ridotta all’osso, abbiamo girato un dialogo fra Oscar (Leonardo Pompa) e un partigiano (interpretato da Davide Viero). Era una scena abbastanza semplice e ce la siamo cavata anche in fretta. Oltre a me e i due attori c’erano il regista Dellai, il fonico Johnny Fina e lo sceneggiatore Giacomo Turbian.
La scena si svolgeva in una piccola contrada che per fortuna aveva un bel portico adatto alle nostre riprese che serviva anche a coprirci per evitare la pioggia che cadeva ad intermittenza.
Visto che eravamo in pochi e avevamo tempo abbiamo provato a confrontare le riprese fatte con la mia Canon C100 con quelle della Panasonic AF101 che utilizziamo normalmente per le riprese del film. Nella Panasonic avevo montato il monitor SmallHD DP6 utilizzando un obiettivo Canon FD 35-70 mentre sulla C100 avevo montato prima un 24-105 e poi un 70-200 (a seconda di dove posizionavo la camera).
Per l’illuminazione abbiamo usato due faretti a led, uno posizionato all’esterno del portico (la luce del sole continuava a cambiare a causa delle nuvole e il faretto dava un’illuminazione costante) e uno all’interno, cambiandone l’intensità grazie al dimmer, in maniera tale da dare giusto una schiarita alle zone troppo in ombra. In pratica era come avere un pannello riflettente!
Il set (il protagonista era intento a spaccare della legna) con uno dei due fari (l’altro era all’esterno).
Attori e tecnici controllano le riprese sullo schermo di un computer portatile.
E infine una bella foto assieme al nostro fonico, Johnny!